La cappella di Sant’Anna è posta nella crociera centrale di fronte alla Cappella di San Sebastiano, l’ingresso è dominato da due statue cinquecentesche poggiate su due mensole, rappresentanti rispettivamente San Vito e San Vincenzo Ferreri in legno parzialmente dipinto e dorato; la cappella come quella di San Sebastiano è riccamente decorata, di fatto la parete di fondo è decorata con marmi policromi commessi con decori disegnati e colorati che presentano un estremo rigore.
Questo altare fu decorato successivamente al terremoto del 26 luglio 1895, per voto del Comune di Resina che volle incisi sulle due pareti della cappella gli stemmi della città; al centro della cappella racchiusa in due colonne dai capitelli corinzi vi è una nicchia marmorea che custodisce le statue lignee di Sant’Anna, San Gioacchino e Santa Maria Bambina, esse sono in legno soltanto nella parte della testa, mani e piedi, il resto del loro corpo fatto di stoppa è coperto da vestiti di raso.
Prima del 1935 però, al posto del trittico, all’interno della nicchia era presente la tela della Vergine con Bambino e Sant’Anna, questo dipinto è uniformato secondo gli stilemi tardo seicenteschi, dove le figure emergono improvvisamente da un fondo scuro, grazie ad una luce divina che sembra fuoriuscire dal loro corpo divino, intorno alla scena principale è presente un tripudio di cherubini ed angeli musicanti; la scena è raffigurata donando alla scena una dolce intimità familiare.
In conclusione, ai lati della nicchia centrale sono ubicate due piccole nicchie di marmo verde scuro in cui sono collocate due statue lignee: un busto ottocentesco di San Pasquale Baylon affiancato da cherubini e serafini e dall’altro lato abbiamo la statua di Santa Teresa d’Avila a figura intera con un cuore fiammeggiante scolpito sul petto.