Si passa poi alla Cappella di San Gennaro (seconda cappella a destra), all’interno della quale nel 1905 fu posto il busto ligneo di epoca seicentesca del santo, in occasione del sedicesimo centenario dal martirio del Patrono di Napoli. Il busto si presenta impreziosito da un manto rosso ricamato dalle dame di Ercolano decorato e rappresenta il santo in un atteggiamento benedicente (con la mano sinistra) ma al contempo stringe la palma del martirio (mano destra); raffigurato, anche, con le insegne vescovili ovvero la mitra e il baculo pastorale. Sempre nel medesimo anno si procedette con un rinnovamento della cappella che come ricordato all’interno di un’ iscrizione presente sulla parete destra della cappella , all’abbellimento di quest’ultima intervennero finanziando i lavori i proprietari di barche e marinai di Ercolano.
Questo rinnovamento consisteva nella costruzione di un nuovo altare in marmo con decorazioni in stucco lucido e la realizzazioni di dipinti murali e della volta firmati da Gennaro Palumbo:
- Sulla volta: San Gennaro in Gloria.
- A sinistra: Protezione del Santo sulla nostra città.
- A destra: San Gennaro che ferma l’eruzione del Vesuvio.
Sulla parete sinistra abbiamo la presenza dell’incisione dell’anno 1631, anno della terribile eruzione e infine ai lati dell’altare abbiamo due lapidi che ricordano i nomi dei due capi promotori dei restauri: Saverio De Vito e Pasquale Incoronato