Secondo una credenza popolare, il nucleo originario del Santuario di Pugliano è strettamente collegato al periodo primordiale del Cristianesimo, questa tradizione portata avanti sia da intere generazioni resinesi che da studiosi illustri come Scherillo portano avanti la tesi che la chiesa risalirebbe ai tempi apostolici e quindi che la pagana Herculaneum fosse una tappa importante nell’evangelizzazione dell’apostolo S. Pietro , che durante il suo viaggio in Italia sbarca ad Ercolano in particolare nella proprietà di Pollianum dove avrebbe evangelizzato circa 300 neofiti tra cui emerge la figura di Ampellone che poi in seguito avrebbe costruito un oratorio dedicato alla Vergine.
Ma essa rimane solamente una tradizione antica, infondata e smentita, basata sulle invenzioni e falsificazioni dei notai Ruggero Pappasogna e Dionigi di Sarno colleghi dell’ Card. Arcivescovo Nicola de Diano, questa in particolare effettuata da Pappasogna che affermò la legalità e l’ufficialità di una credenza popolare. La chiesa di Pugliano ha avuto due periodi di grandi trasformazioni, il primo a partire dagli anni novanta del Cinquecento e l’altro dagli anni sessanta del Seicento, ma la genesi della chiesa è da collocare intorno al 993 e il 1076, quest’ultima data è certa in quanto risalente ad essa abbiamo un documento connesso all’esistenza della chiesa.
La Basilica fondamentalmente rimane un Oratorio fino alla metà del 1500 per divenire poi una Parrocchia per poi arrivare al Seicento dove essa viene ampliata unendo tra loro degli edifici disuniti fra loro integrando il Battistero, il Cappellone dello SS. Trinità all’antico Oratorio. L’ingresso al’ contempo era situato possibilmente a Vico detto dé Trenta e non in Piazza Pugliano, nel periodo del Cinquecento infatti a cura degli Estauriti fu costruita una porta in basalto con fregi in bassorilievo e sopra l’architrave abbiamo un bassorilievo bianco in cui viene raffigurata una Madonna con il Bambino retto sul ginocchio destro. La grande trasformazione della basilica avviene in due momenti fondamentali: la costruzione del campanile ad opera di Francesco d’ Alessandro e l’ intervento di Dionisio Lazzari per riorganizzare internamente i vari elementi della chiesa moderna.
Le origini del culto mariano a Resina nascono in un’ epoca molto antica, non è possibile datare da che epoca è celebrata la festa di Pugliano, la chiesa di Santa Maria a Pugliano rappresenta il santuario più antico del vesuviano; per capire il periodo, basta pensare che la chiesa già esisteva nel 1076 e che nel Cinquecento la chiesa fu completamente ricostruita.Ma questa festività assunse maggiore solennità quando alla festa della Madonna dell’Assunzione (Vergine di Pugliano) si venne ad associare quella del Riscatto Baronale festeggiata nella stessa data. Da allora la funzione ha preso una doppia valenza: civile e religiosa; a tal proposito vediamo che essa viene organizzata e gestita dall’Amministrazione Comunale. Per rendere più solenne la festa ogni anno veniva istituito un comitato apposito che allestiva un programma ben stabilito, nei giorni precedenti alla festività vi era una novena, dal 6 al 14 agosto, che rendeva i resinesi più emozionati nell’attesa della festività; la funzione vespertina era preceduta da una piccola parata della banca musicale della città che accompagnava i fedeli alla basilica. La giornata del 15 agosto, tutti i cittadini di Resina e delle cittadine circostanti si recavano al santuario dalle prime ore del mattino per partecipare alle funzioni, e, in particolare per assistere al pontificale solenne. Questo rituale si tenne fino allo scoppio della Prima Guerra Mondiale, periodo in cui la novena si teneva esclusivamente nelle ore serali; ma queste usanze ben radicate nel popolo resinese erano difficili da abbattere e di fatto nel 1938 fu deciso di effettuare un pellegrinaggio mattutino partendo dagli scavi di Ercolano fino ad arrivare al santuario e viene aggiunto da questo momento l’ utilizzo di una enorme quantità di fuochi pirotecnici che fornivano uno spettacolo pirotecnico, che partiva dalle prime luci dell’alba; molto legati a questa funzione sono anche i marittimi in quanto la leggenda vuole che la Madonna di Pugliano sia stata trovata in mare.